La Valle Brembana è ricchissima di sentieri escursionistici, grazie anche alla posizione strategica in cui si trova; ovvero nelle bellissime Prealpi Orobiche...ricche di flora e fauna particolari e uniche...
Escursioni & Attività |
La Valle Brembana viene definita “Un’oasi naturale nel cuore delle Orobie” e per questo rappresenta una delle realtà ambientali più ricche della Lombardia. Sono presenti molti itinerari escursionistici, luoghi naturalistici dove è ancora possibile godere una bella vacanza. La Valle Brembana racchiude un grande patrimonio di arte, poesia e storia: molti infatti gli itinerari storici-artistici della Valle, come la storica Via Priula e la Via Mercatorum, il Borgo di Cornello del Tasso, la Casa di Arlecchino a Oneta, per la presenza di numerosi musei è inoltre definita “la Valle dei Musei”. Numerose e rinomate le località sciistiche per la bellezza delle piste, unico il fascino del Sentiero delle Orobie, un itinerario che consente numerose escursioni.
Sentiero delle Orobie Occidentali 101

Il “Sentiero delle Orobie” è un’opera alpina lombarda, in Italia, di grande rilevanza storica, naturalistica e alpinistica. Questo magico itinerario è stato inventato e realizzato negli anni 1950-1975 dalla sezione e sottosezioni CAI di Bergamo, sotto la spinta di Carlo Ghezzi, presidente della Sezione dal 1951 al 1962, e l’entusiasmo di Gianbattista Cortinovis che con alcuni collaboratori furono i principali artefici dell’opera. Sono centinaia e centinaia ogni estate gli alpinisti, escursionisti e turisti che percorrono il “Sentiero delle Orobie” tra le forti manifestazioni della natura che si incontrano lungo un percorso di oltre 160 chilometri. Questo incantevole cammino attraversa da un capo all’altro la provincia bergamasca e collega tutti i rifugi CAI del versante meridionale delle Orobie. Il “Sentiero” è un affascinante percorso a tappe in quota, media 2.100-2.200 metri, con punte fino a 2.700 metri, che attraversa paesaggi vari e suggestivi sotto tutti i punti di vista, abbelliti da montagne di rara imponenza. Il tratto occidentale inizia dalla val Stabina mentre il settore Centro-Orientale parte dall’ambiente calcareo della val Canale, per congiungersi nella zona dell’alta valle Brembana, percorrere quella di alta montagna della valle Seriana (il circo dei giganti delle Orobie tra pizzo Redorta e pizzo Coca), attraversare la valle di Scalve, per concludersi nello spettacolare ambiente dolomitico della conca della Presolana, luogo privilegiato dal movimento degli arrampicatori, non solo bergamaschi.
Sentiero dei Fiori

Dislivello: 257 m.
Lunghezza: 7 km.
Il Sentieri dei fiori e delle farfalle consente di scoprire ed apprezzare le straordinarie peculiarità naturalistiche che si sviluppano intorno al Pizzo Arera, in cui l’abbondanza di habitat diversi per condizioni fisiche e climatiche, ha trovato corrispondenza nella varietà e nella ricchezza di specie. Nel lento processo evolutivo si sono, infatti, differenziate nuove entità, a volte rare o addirittura esclusive, specie che non esistono altrove nel mondo: gli stenoendemiti. Il sentiero individuato per l’osservazione della flora (Sentiero dei Fiori) costituisce il tracciato che, nel 2004, l’Admin Comunale di Oltre il Colle ha intitolato in ricordo del botanico Claudio Brissoni, scomparso l’anno precedente (tra l’altro, una mostra permanente sul Sentiero dei Fiori “Claudio Brissoni” è allestita presso il Rifugio Capanna 2000). Si tratta in pratica di un anello che si snoda tra i 1.821 e i 2.078 metri di quota, dal Rifugio Capanna 2000 fino al Passo del Branchino. Dal Rifugio Capanna 2000 il sentiero attraversa la Val d’Arera dove si possono effettuare le prime interessanti osservazioni floristiche, tocca al termine di una prateria il P.so Gabbia (2.050 m), scende nella dolomitica e splendida conca glacializzata del Mandrone per poi risalire alla Bocchetta di Corna Piana (2.078 m); il percorso porta fino al Passo del Branchino (1.821 m) in vista dell’omonimo lago per poi piegare decisamente all’indietro e ritornare a quote inferiori al Rifugio Capanna 2000 con percorso più o meno regolare.Parco faunistico le cornelle

Il Parco accoglie circa 120 specie di animali, tra mammiferi, volatili e rettili, specie provenienti da tutto il mondo, ospitati e tutelati all'interno di ambienti che ricreano il loro habitat naturale. Simbolo del parco è la rara tigre bianca del Bengala, oggi completamente estinta in natura. Il Parco offre un articolato programma didattico per gli alunni di tutte le fasce di età. Le visite guidate sono della durata di una, due o quattro ore e sono organizzate in collaborazione con un'équipe di naturalisti con l’intento di rispondere ad un duplice obiettivo. Far conoscere gli animali e sensibilizzare i ragazzi, attraverso questa conoscenza, alla comprensione di tematiche più ampie che riguardano l'ambiente e la natura nel suo insieme. Oltre all'incontro con gli animali i ragazzi possono svolgere attività di laboratorio che consentono di stimolare una riflessione sul rapporto tra uomo e natura a partire da un approccio di tipo percettivo.
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Grotte della Meraviglia

Il complesso delle Grotte delle Meraviglie si apre entro il bancone calcareo di color grigio chiaro che sovrasta la provinciale per la valle Brembana in prossimità della galleria di Zogno. La formazione geologica è quella denominata “Calcare di Zù” ricca di coralli, del Retico Inferiore. Il complesso ha due accessi. Quello superiore è costituito da una stretta apertura (Büs de la Marta) situata in località Ravagnì, che consente la discesa lungo una serie di pozzi verticali, con un dislivello complessivo di 60 metri circa. L’ingresso inferiore, ubicato nel parco sovrastante la provinciale per la valle Brembana, offre in alternativa una comoda via di accesso alle grotte, lungo una galleria artificiale, scavata nella roccia, lunga 73 metri, con andamento sinuoso e in leggera salita fino a raggiungere la grotta più interna.
Il complesso delle Grotte delle Meraviglie, pur nella sua modesta estensione, presenta spunti di notevole interesse sia per la comprensione delle vicende geologiche legate alla formazione della cavità, sia per i fenomeni carsici che vi sono riccamente rappresentati. Le grotte devono la loro fama alla generosità e alla tenacia di Ermenegildo Zanchi del Gruppo Grotte S. Pellegrino che ne fece una delle prime grotte turistiche d’Italia nel 1939.
Centro Termale San Pellegrino Terme
Nuovo centro termale a San Pellegrino Terme in Valle Brembana
Un bagno termale nelle acque più famose del mondo...un ampia area dove puoi dedicarti al tuo benessere lasciandoti travolgere dalla magnifica atmosfera Novecentesca ricca di affreschi e colonnati che circonda l'intero percorso termale. Il centro offre oltre 40 pratiche termali sia tradizionali che innovative mettendo a disposizione dei suoi clienti un percorso termale tutto da scoprire :
- 9 piscine e vasche termali panoramiche interne ed esterne
- Saune e Bio
- -Saune
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- Olfattorio
- Accappatoio
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- Ciabatte
- Prodotti cortesia
- Partecipazione ai diversi eventi sauna
- "APERITERME" l'elegante aperitivo a buffet, l'unico happy houar in accappatoio a disposizione dei nostri clienti ogni giorno a partire dalle 18:30 fino alle 21:00
